(Teleborsa) - Il presidente degli Stati Uniti,
Donald Trump, ha dichiarato che i
dazi su
auto,
alluminio e
prodotti farmaceutici partiranno "in un prossimo futuro", senza però indicare una data precisa. L'annuncio è arrivato nel corso di una riunione di governo. Le nuove tariffe sarebbero dovute entrare in vigore a partire dal 2 aprile. Dovrebbero entrare invece in vigore comunque i dazi reciproci a quelli che sono stati ribattezzati "
dirty 15", ossia i 15 Paesi con cui Washington ha il peggior squilibrio commerciale. Anche in questo caso verso alcuni Stati le tariffe potrebbero essere "inferiori" di quanto previsto.
Positiva la reazione di
Wall Street: a differenza di quelle europee, i listini americani sono rimbalzati dopo quattro settimane di perdite tra timori di guerre commerciali, crescita dell'inflazione e raffreddamento delle stime di crescita.
Trump avava già rimandato di un mese nel
mercato nordamericano i dazi sulle auto. La richiesta era arrivata direttamente dai grandi gruppi automobilistici, cioè
General Motors,
Ford e
Stellantis. Una sospensione dei dazi sulle importazioni di auto dall'Europa favorirebbe in particolare la
Germania, con l'
Italia che ne guadagnerebbe come principale subfornitore del settore tedesco.
L'amministrazione Usa ha ammorbidito la sua posizione anche nei confronti di
Hyundai. La casa sudcoreana non dovrà pagare alcuna tariffa, forte dell’annuncio di un
investimento di
20 miliardi di dollari negli Stati Uniti, compresa un'acciaieria da 5 miliardi di dollari in Louisiana che dovrebbe assumere circa 1.500 dipendenti e produrre acciaio di nuova generazione da utilizzare nei veicoli elettrici in due suoi stabilimenti.
(Foto: CHUTTERSNAP on Unsplash)