(Teleborsa) -
Si chiude il primo giorno del secondo giro di consultazioni al Quirinale per risolvere la
crisi di governo. Il Presidente della Repubblica
Sergio Mattarella ha ricevuto, come da prassi,
prima i presidenti di Camera e Senato, seguiti dai partiti minori.
A salire al Colle sono stati i
gruppi misti che hanno mostrato
posizioni diverse anche a seconda dell'area politica di appartenenza. In particolare, sono emerse le
differenze interne del Gruppo Misto alla Camera con le
minoranze linguistiche che hanno dichiarato la loro
astensione sulla fiducia al nuovo governo, decidendo di valutare "caso per caso".
Non sosterrà il governo invece Noi con l'Italia, formazione di centrodestra rappresentata ai colloqui al Colle da
Maurizio Lupi. Per l'ex ministro, l'alleanza PD-M5S sarebbe una
"tipica rappresentazione del teatro dell'assurdo, un governo di sinistra che non ha rappresentanza nel Paese. Faremo un'opposizione seria senza convocare la piazza", ha dichiarato al termine delle consultazioni.
A sostegno di un nuovo esecutivo giallorosso ci sarà invece Civica-popolare. "Siamo in situazione di attesa però siamo assolutamente
favorevoli alla nascita di un nuovo governo se rispetterà un perimetro più europeista e prenderà in mano la difficile situazione economica del Paese. Poi valuteremo attentamente i contenuti e i programmi", ha chiarito la portavoce
Beatrice Lorenzin.
+Europa ha espresso una posizione attendista, sia nel gruppo alla Camera che in quello del Senato. "+Europa non ritiene alle condizione date di poter dare fiducia a un governo che sembra un oggetto misterioso: noi non compriamo a scatola chiusa", ha dichiarato
Emma Bonino dopo il colloquio con Mattarella.
"Ci dobbiamo quindi riservare un giudizio definitivo a quando saranno più chiari gli obiettivi, che per +Europa sono ancoraggio europeo, quali immigrazione, giustizia, sostenibilità ambientale", ha concluso.
LEU ha infine dato la disponibilità sostenere un governo PD-M5S senza veti sui nomi, come
chiarito da Loredana De Petris.
L'attesa è dunque tutta per la
giornata di mercoledì quando Mattarella, che ha sentito anche il
Presidente emerito Giorgio Napolitano, riceverà i partiti maggiori:
occhi puntati su PD e M5S che dovranno dare al Capo dello Stato una risposta sulla possibilità che nasca davvero un nuovo governo.