(Teleborsa) - La presidente del Consiglio,
Giorgia Meloni, alle 14.30 parlerà in
Senato in vista del
Consiglio europeo. Il focus della comunicazione sarà dedicato ad evitare ogni rischio di una divisione dell'Occidente, sia sulla
crisi ucraina che nella partita dei
dazi. Intanto, Palazzo Chigi e maggioranza hanno lavorato ad una
risoluzione unitaria per escludere il rischio di crepe interne di fronte invece ad un'opposizione divisa
Il
Movimento 5 stelle si oppone al piano di riarmo europeo, è vicino alle posizioni dei leghisti che però hanno garantito di voler seguire i pareri del governo. Il
Partito Democratico sta lavorando per cercare una sintesi interna in modo da evitare nuove divisioni dopo quella sulla risoluzione al Parlamento europeo, che sarà invece il testo riproposto alle Camere da
Azione.
Avs ribadirà invece il "no al riarmo nazionale".
Secondo quanto riportato da Ansa la risoluzione dovrebbe far riferimento all'Ecofin dell'11 marzo, dove è stata accolta con favore la proposta del ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti per uno strumento con garanzie europee capace di innescare
investimenti privati fino a 200 miliardi di euro nella
difesa. Sull'
Ucraina invece sarebbe stata scelta una formula che comprende il lavoro con Ue, Usa e i tradizionali alleati per arrivare a una pace che rispetti il diritto internazionale, insieme a Kiev.
Dopo l'intervento al Senato Meloni depositerà lo stesso discorso di circa un'ora alla Camera. Qui la discussione è in programma per mercoledì mattina. Oltre a Ucraina e difesa l'intervento toccherà i vari punti all'ordine del giorno del
summit di
Bruxelles: competitività, Medio Oriente, Gaza, Siria, migrazioni e oceani.