(Teleborsa) -
La nave della marina militare italiana "Diciotti" ha raggiunto il porto di Catania dopo cinque giorni di navigazione al largo delle coste di Lampedusa, ufficialmente per uno "scalo tecnico" in un "porto sicuro".
Non è infatti attualmente previsto lo sbarco dei 177 migranti che rimangono a bordo dell'imbarcazione. Al centro prima di un braccio di ferro tra autorità maltesi ed italiane,
lo scontro si è spostato sul piano della politica interna. Nella serata di ieri 20 agosto
il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Toninelli aveva dato l'ok all'attracco della nave nel porto di Catania,
superando l'impasse dei giorni precedenti. Ma la situazione è tornata rovente dopo
il veto allo sbarco dei migranti posto dal Viminale.
Salvini ha annunciato che non ci sarà alcuna autorizzazione allo sbarco finché l'Europa non darà certezza sula redistribuzione dei migranti nei vari Paesi Ue.
Il titolare degli Interni
ha anche minacciato nuovamente di riportare "i nuovi arrivati nei porti di partenza" laddove "l'Europa decida di non difendere i propri confini esterni". Anche la Farnesina nei giorni scorsi aveva "formalmente investito della questione la Commissione Europea".
Ma Bruxelles continua a tacere e la linea del Viminale resta quella del "pugno duro".