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Governo, Meloni: "Valuteremo provvedimenti man mano che arriveranno in Aula"

Salvini e Di Maio spingono Savona come titolare all'Economia, ma il Quirinale avverte: "Nessuna imposizione"

Politica
Governo, Meloni: "Valuteremo provvedimenti man mano che arriveranno in Aula"
(Teleborsa) - "Purtroppo non mi sento molto ottimista sul fatto che nel programma del Professor Conte ci saranno le nostre istanze. Mi dispiace. Mi spiace che il centrodestra rischi di diventare subalterno rispetto a chi era arrivato secondo alle elezioni. Ciò non toglie che Fratelli d'Italia ribadisce, da partito di patrioti, che guarderà ai provvedimenti man mano che arriveranno in Aula". Lo ha detto Giorgia Meloni leader di FDI dopo la consultazione con il Premier incaricato Giuseppe Conte. Prima della Meloni aveva parlato Pietro Grasso,
leader del movimento politico Liberi e Uguali, che si è detto "convintamente all'opposizione del nascente Governo".

Conte sta continuando le consultazioni con le delegazioni dei partiti allo scopo di dare vita al nuovo Governo. Emma Bonino ha annunciato un'opposizione rigorosa e Berlusconi conferma il no di Forza Italia alla fiducia all'Esecutivo, i mercati tremano e lo spread schizza in alto a 192 punti.

Intanto in un video postato su Facebook il leader della Lega Matteo Salvini ribadisce la sua fiducia a Paolo Savona, indicandolo come come prossimo ministro dell'Economia. "Savona è la figura in grado di rimettere l'Italia al centro del dibattito in Europa. L'Europa - sottolinea ancora il leader del Carroccio - consiglia o meglio minaccia parlando di una manovra da 10 miliardi. Intendo fare l'opposto di quello che l'UE ha minacciato ai governanti italiani negli ultimi anni". Salvini e Di Maio sono in completo accordo sulla figura dell'economista come titolare del dicastero di Via XX Settembre.

"Noi siamo allineati perfettamente su tutto, stiamo cercando i migliori profili per portare questo Paese al cambiamento, tra i nomi c'è sicuramente quello di Savona", ha dichiarato il leader dei pentastellati. Intanto l'economista si è dimesso dal fondo Euklid per "impegni pubblici".

Ma il Quirinale puntualizza che il tema all'ordine del giorno non è quello di presunti veti ma, al contrario, quello dell'inammissibilità di imposizioni nei confronti del Presidente del Consiglio e del Presidente della Repubblica.

Guardando all'articolo 92 della Costituzione, si legge, infatti: "Il Presidente della Repubblica nomina il Presidente del Consiglio dei Ministri e, su proposta di questo, i Ministri".










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