(Teleborsa) - Il l
eader del Movimento Cinque Stelle, Luigi Di Maio annuncia che il contratto di governo con la Lega "è quasi completato". "Siamo al tratto finale: se riusciremo a trovare un punto di equilibrio tra Lega e centrodestra e M5s si parte" - rilancia il
capo del Carroccio Matteo Salvini -. "Domani forse riusciamo a chiudere il contratto di governo e poi da lì si parte".
Ma
chi guiderà questo governo? Il rebus dovrebbe essere risolto nelle prossime ore, a meno di altri colpi di scena che hanno accompagnato questa
soap infinita che dura ormai dallo scorso 4 marzo.
La svolta arriva nell'ennesimo vertice di ieri, dove è stata discussa l'
unica soluzione rimasta per evitare il flop: la staffetta tra il leader della Lega e il capo politico del M5s. Il governo giallo-verde potrebbe partire guidato da uno dei due leader e terminare guidato dall'altro.
Monito dell'UE. E, mentre discutono gli ultimi punti del programma, Di Maio e Salvini devono affrontare lo
scontro frontale con Bruxelles su conti pubblici e migranti. L'UE ha lanciato un monito ai due capi politici: "
Speriamo che non ci siano cambiamenti sulla linea della politica migratoria" - ha detto il commissario europeo alla Migrazione Dimitris Avramopoulos, rispondendo a una domanda sulla situazione politica italiana. Pronta e piuttosto "piccata" la risposta di Matteo
Salvini che replica alle parole del commissario: "Dall'Europa
ennesima inaccettabile interferenza di non eletti. Noi abbiamo accolto e mantenuto anche troppo,
ora è il momento della legalità, della sicurezza e dei respingimenti".
Il referendum nelle due basi. L'obiettivo è chiudere giovedì (domani 17 maggio). Chiuso il contratto ci sarà poi la consultazione della base per entrambe le forze politiche, la Lega aprirà sabato e domenica i gazebo, mentre i Cinque stelle sottoporranno l’accordo ai loro iscritti sulla piattaforma Rousseau.