(Teleborsa) -
Salta il patto a quattro sulla riforma elettorale tra Pd, Forza Italia, Lega e M5s.
"
La legge elettorale è morta" ha gridato il
relatore dem Emanuele Fiano dopo il via libera della Camera, con voto segreto, a un emendamento minore di FI - che aveva avuto parere contrario in Commissione - non previsto nel testo. E
accusa i 5 stelle di averla uccisa.
La riforma torna ora in Commissione alla Camera dopo che l'Aula di Montecitorio ha accolto, con un voto, la richiesta avanzata dal Pd.
I franchi tiratori in azione hanno affossato il testo di Fiano che canta il "de profundis" del provvedimento e scatta il "
giallo" del tabellone: il Presidente della Camera, Laura Boldrini, indice la votazione specificando che si tratta di scrutinio segreto. Ma sul tabellone "incriminato" invece di apparire le palline tutte azzurre - come accade per le votazioni segrete - spuntano le palline rosse e verdi, come accade per quelle palesi. Si svelano cosi i voti favorevoli nei banchi del Pd e di FI. Accorta del "fattaccio" Boldrini chiede di rimediare e le palline diventano tutte azzurre. Ma i giochi ormai sono svelati...
Il
Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha fatto sapere di essere "
molto preoccupato". Il capo dello Stato ha seguito "con molta attenzione" l'attività parlamentare odierna e lo stallo del "dialogo avviato su una legge elettorale condivisa". L'ipotesi, poi, di un
decreto tecnico circolata nel bel mezzo della bagarre
non trova sponda al Quirinale con Mattarella che boccia tale idea.