(Teleborsa) - La giornata odierna è caratterizzata dall'
attesa per la Federal Reserve, che staserà annuncerà la sua decisione di politica monetaria.
Non è atteso alcun rialzo dei tassi in vista delle
elezioni presidenziali che tengono col fiato sospeso gli investitori intimoriti dagli ultimi sondaggi che indicano il repubblicano
Donald Trump molto vicino a Hillary Clinton, travolta dall'emailgate. I mercati finora hanno puntato sulla rivale democratica che, però, nell'ultimo periodo ha visto indebolire la propria posizione dopo la nuova indagine FBI che sta mettendo alle strette la ex first Lady per la corsa alla Casa Bianca.
Un possibile ritocco ai tassi statunitensi, da parte della banca centrale americana,
è invece atteso nella riunione di dicembre, che sarà seguita anche da una conferenza stampa del
Presidente Fed, Janet Yellen.
Recentemente, la Chairwoman ha riconosciuto che
una politica monetaria accomandante per troppo tempo "potrebbe avere costi che superano i benefici". La Federal Reserve, dunque, si sta preparando ad aumentare i tassi di interesse, verosimilmente nella riunione di fine anno. Dai verbali dell'ultima riunione del FOMC, il comitato di politica monetaria della Fed, è emerso che, per la prima volta in 5 anni, i
banchieri si sono trovati divisi sull'opportunità di rialzare il costo del denaro, a settembre: tre membri del FOMC si sono dissociati ed hanno votato a favore di un aumento.
La politica ultra accomodante di Janet Yellen, eredità del suo predecessore
Ben Bernanke, sembra quindi fare sempre meno presa sui responsabili della politica monetaria, che pian piano si stanno dividendo sull'opportunità di prolungare la politica dei tassi zero o sui minimi storici.