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Italicum, l'apertura di Renzi alla modifica accende una miccia in Parlamento

La modifica alla legge elettorale torna al centro del dibattito dopo l'apertura di Renzi: "è nelle mani del Parlamento", Brunetta sollecita le dimissioni in caso sia rimessa in discussione

Politica
Italicum, l'apertura di Renzi alla modifica accende una miccia in Parlamento
(Teleborsa) - Italicum sì, Italicum no? Torna in auge il dibattito sulla modifica della legge elettorale firmata da Matteo Renzi, che sino ad oggi non è mai stata applicata, ma diventa oggetto del contendere nell'arena politica.

E' stata l'apertura del Premier Matteo Renzi a riaprire la partita ed accendere la polemica fra le forze di centrodestra e Movimento 5 Stelle, contrari alla modifica, ed il centrosinistra, che sta remando per emendare la legge che darebbe ad un solo partito (e non alla coalizione) tutto il premio di maggioranza. Un rischio che non si può correre e che potrebbe offrire al M5S un'arma affilata per la prossima tornata elettorale.

L'Italicum "è nelle mani del Parlamento" ha affermato Renzi, riaprendo il confronto su una questione piuttosto delicata, anche perché l'esito del referendum costituzionale di settembre potrebbe sfociare in nuove elezioni prima della scadenza naturale del mandato nel 2018. Secondo gli ultimi numeri Demos, i sì (favorevoli alla riforma costituzionale) sono ancora in vantaggio, ma di un soffio (37% circa dal 50% di qualche mese fa), mentre il fronte dei no si sta ancora rafforzando (30% circa) assieme agli indecisi (33%).

A sostenere la modifica dell'Italicum, come noto, è la "minoranza" del Pd, che a suo tempo non aveva neanche votato questa legge elettorale, sulla quale Renzi aveva posto la fiducia.

Il senatore della minoranza del Pd, Federico Fornaro, ha sollecitato "un'iniziativa forte e chiara" in seno al Parlamento, per arrivare ad una modifica dell'Italicum o, quanto meno ad "una nuova legge elettorale che riavvicini l'eletto all'elettore e favorisca la governabilità senza però deformare la rappresentanza".

Accenti polemici dal centrodestra, dove il Capogruppo di Forza Italia alla Camera, Renato Brunetta, acclama alle dimissioni del Premier e si domanda come può Renzi "difendere quella legge per mesi e mesi definendola ossessivamente la 'migliore del mondo', e poi da un giorno all'altro sostenere che 'il Parlamento la può cambiare' quando vuole?"

"Italicum, questo sconosciuto", ironizza il capogruppo di Sinistra Italiana a Montecitorio, Arturo Scotto, parlando di un "caso singolare di invecchiamento precoce" di una legge elettorale.

(Foto: ANSA)
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