(Teleborsa) - "Da oggi il sistema bancario italiano sarà ancora più solido".
Così il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha presentato il
decreto legge sulle banche approvato in nottata il Consiglio dei Ministri contenente la riforma delle Banche di credito cooperativo, il via libera alla garanzia pubblica sulle sofferenze e le norme che accelerano il recupero dei crediti incagliati.
Per quanto riguarda la
riforma delle BCC, il decreto mira all'
accorpamento degli Istituti di credito cooperativo in un una
holding che abbia un
capitale di almeno 1 miliardo di euro.
Le singole
banche potranno decidere di non aderire alla riforma, rimanendo dunque cooperative o Spa. In questo caso, però, dovranno avere
almeno 200 milioni di euro di riserve e dovranno corrispondere
all'erario almeno il 20% di queste riserve.
Le banche di credito cooperativo sono al momento 371. Il Ministro dell'Economia Pier
Carlo Padoan stima che ad oggi le banche in grado di rimanere da sole sono in tutto una decina, ma dal momento che il tempo dell'attuazione della riforma è di 18 mesi, se vorranno potranno varare un aumento di capitale.
Il decreto approvato ieri recepisce anche l'
accordo con la Commissione europea sulla garanzia di Stato per le sofferenze.
Via libera anche alle
misure per velocizzare il recupero dei crediti deteriorati. Il Governo ha infatti
sospeso per tutto il 2016 l’imposta di registro sulle vendite all’asta, una decisione che vale più di 200 milioni di euro.
Il decreto legge prevede anche il
riordino del diritto fallimentare, che sarà presentato a breve.
Stralciata, invece, la
norma sul rimborso ai coloro che hanno perso i risparmi nel salvataggio di Popolare Etruria, CariChieti, CariFerrara e Banca Marche.
Il Premier Renzi ha spiegato che in realtà non c'è nessun rinvio: "le misure previste per i rimborsi delle persone che verranno riconosciute come truffate dall’arbitrato sono sostanzialmente pronte e arriveranno a giorni", ha spiegato.
Il Governo ha dunque scelto di non modificare le leggi già attive, pertanto
farà fede quanto contemplato nella legge di Stabilità 2016. Nei prossimi giorni arriveranno il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri e un decreto ministeriale, "che sono sostanzialmente pronti", ha precisato il Premier.