(Teleborsa) - Effervescente Saipem nel primo giorno di
aumento di capitale da 3,5 miliardi, fortemente diluitivo. A Piazza Affari il titolo del cane a sei zampe non è riuscito a fare prezzo in avvio, segnando un teorico +20%. Successivamente le azioni sono entrate in contrattazione battendo 0,5645 euro, per poi essere di nuove sospese in asta di volatilità (+13,42%).
Viaggiano in senso opposto i
diritti, segnando un calo teorico del 18% senza essere mai riusciti a fare prezzo.
Ricordiamo che il rapporto di assegnazione è di 22 nuove azioni ogni 1 azione ordinaria e/o di risparmio Saipem detenuta, a un prezzo di 0,362 euro, pari a uno sconto del 37% sul Terp. I diritti di opzione saranno esercitabili a pena di decadenza dal 25 gennaio all'11 febbraio mentre saranno inoltre negoziabili in Borsa fino al 5 febbraio.
La
Consob ha acceso i riflettori sull'operazione, con particolare riferimento al rispetto delle misure in tema di vendite allo scoperto, poiché potrebbero verificarsi delle anomalie di prezzo, consistenti in una sopravvalutazione del prezzo di mercato delle azioni rispetto al loro valore teorico.
Intanto cresce l'attesa per la sigla di un
importante contratto che dovrebbe avvenire proprio oggi, in occasione della
visita a Roma del presidente iraniano Rouhani.