(Teleborsa) -
La Riforma della Pubblica Amministrazione entra nel vivo, grazie all'approvazione dei primi
decreti attuativi da parte del Consiglio dei Ministri, in una seduta quasi notturna.
Oltre ai temi ben noti della
stretta sulle partecipate (statali e comunali) e della
cittadinanza digitale (carta d'identità elettronica), i
fatti recenti di Sanremo hanno portato alla ribalta anche altre tematiche, come quella di dare una
stretta ai cosiddetti "furbetti del cartellino", per neutralizzare l'assenteismo e favorire il recupero dell'efficienza della PA.
Nell'ambito della riforma anche le novità sul
concorso della scuola per il reclutamento degli insegnanti, già previsto dalla
riforma scolastica varata lo scorso anno.
Nel corso della conferenza stampa per la presentazione dei decreti, il Premier
Matteo Renzi ha illustrato i fatti salienti dei decreti attuativi, il cui arrivo è stato preannunciato via Twitter dal
Ministro della PA Marianna Madia, che ha parlato di
"uno stato più semplice".
Il Premier ha subito affrontato il tema scuola, annunciando il
concorso per mettere in cattedra 63 mila docenti, che definisce
"un grande investimento". Poi, Renzi ha sottolineato l'importanza di
"mettere in cattedra gli uomini e le donne migliori", facendo leva sulla qualità dell'insegnamento scolastico.
Il numero uno di Palazzo Chigi ha affrontato anche il
nodo "fannulloni", lanciando un avvertimento a chi timbra il cartellino e se ne va:
"entro 48 te ne vai a casa, sospendendoti, poi, ci sono 30 giorni per chiudere il procedimento". Alle critiche di Brunetta e CGIL, che affermano che le norme ci sono già, Renzi replica che quelle norme non sono efficaci come questa, perché
ora decide il dirigente, altrimenti se ne va a casa il dirigente.
Infine, la novità del
PIN unico, che il Premier definisce
"una rivoluzione concettuale", spiegando che servirà per tutti i rapporti del cittadino con la PA (dai rapporti con il Comune, alla Sanità, al Fisco).