(Teleborsa) - Presto la Banca Centrale Europea potrebbe imbracciare nuovamente il bazooka degli stimoli.
Dai
Verbali del
meeting di politica monetaria dello scorso 22 ottobre è emersa infatti un'
aumentata preoccupazione per l'attuale livello dei prezzi, sempre più depressi anche a causa delle b
asse quotazioni energetiche, e per la
ripresa troppo a rilento dell'Eurozona, sulla quale pesano anche fattori esterni quali il rallentamento delle economie emergenti.
Secondo la BCE "il
rischio di deflazione resta rilevante" e nell'ultima riunione del Consiglio direttivo "sono stati espressi timori sulla
prospettiva di un ulteriore deterioramento della dinamica dei prezzi".
E dal momento che le misure di stimolo attuali, "a dispetto della loro ampiezza, potrebbero non essere sufficienti a far guadagnare sufficientemente trazione all'economia favorendo così un ritorno dell'inflazione vicino al target del 2%,
a dicembre l'Eurotower esaminerà la possibilità di rimettere mano agli stimoli all'economia.Per ora, si legge ancora negli
Account, come vengono chiamate le
Minutes dei meeting della BCE, i banchieri
non hanno ancora stabilito come intervenire. "Tutte le possibili opzioni dovranno essere perse in considerazione", a cominciare dalla
possibilità di proseguire il quantitative easing oltre la scadenza prevista del settembre 2016.
Inoltre il piano di acquisto di
asset, che l'Istituto centrale sta portando avanti al ritmo di 60 miliardi di euro al mese, potrebbe essere
aggiustato sia per mole che per composizione dei titoli rilevati.
Vi sono poi altre opzioni allo studio, per esempio quella di
abbassare ulteriormente il tasso sui depositi parcheggiati dalle banche commerciali presso la BCE, anche se alcuni banchieri hanno fatto notare che significherebbe "spingersi in
territorio inesplorato", pertanto una mossa simile andrebbe soppesata ulteriormente a livello tecnico.
Per ora l'unica certezza è che la risalita dell'inflazione verso il target del 2% "slitta nuovamente più in avanti", cosa che fa accrescere i timori per una deflazione nell'Area Euro.
Da rilevare che raramente la BCE, nei comunicati, menziona in modo così esplicito i rischi di deflazione.
Il
prossimo meeting di politica monetaria si svolgerà il
3 dicembre, il relativo resoconto verrà pubblicato il 14 gennaio 2016.
Quanto contenuto negli Account non è una sorpresa:
nella conferenza stampa seguita all'annuncio tassi di fine ottobre il Presidente della BCE, Mario Draghi, aveva preannunciato la possibilità di varare nuovi stimoli.