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Lavoro, il ministro difende il Job Act e il contratto a tutele crescenti

Economia, Welfare
Lavoro, il ministro difende il Job Act e il contratto a tutele crescenti
(Teleborsa) - "Io continuo a pensare che la riforma del mercato del lavoro sia un bene per il Paese". Lo ha dichiarato il Ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, in risposta alla proposta della CGIL di fare un referendum abrogativo sul Job Act e di consultare, a questo proposito, i propri iscritti.

Poletti ha poi ricordato che la riforma del lavoro ha già ricevuto il benestare delle Istituzioni internazionali ed ha già prodotto un aumento delle assunzioni stabili (a tempo indeterminato).

E sul contratto a tutele crescenti, molto criticato dai sindacati, il Ministro ha detto che la sua sostituzione è "irragionevole" e "non conviene" anche dal punto di vista economico, in quanto il contratto a tempo determinato non potrebbe godere di alcune misure fiscali di vantaggio introdotte dal governo (sgravi Irap e decontribuzione).

Poletti non ha voluto fare commenti sui licenziamenti di personale assunto con con contratto a tutele crescenti, avvenuti nei giorni scorsi, ,ma ha ricordato che da inizio anno ci sono stati 1 milione di contratti in più e sottolineato che qualche rapporto di lavoro sii può anche interrompere.


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