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Migranti, sotto silenzio nel cuore dell’Europa

Politica
Migranti, sotto silenzio nel cuore dell’Europa
(Teleborsa) - Malgrado i media abbiano soffocato la eco prodotta dall’imponente flusso di migranti in Europa, non accenna a placarsi la tensione che connota la diaspora mediorientale di migranti che fuggono dalle zone di guerra.

Dopo che l’Ungheria ha blindato in confini con la Serbia, il flusso di migranti preme in Slovenia, dopo essere transitato per la Bosnia.

E proprio in Slovenia i campi di transito sono sotto pressione, dove attendamenti sono stati dati alle fiamme, presumibilmente da immigrati arrabbiati per come vengono trattati dalle autorità locali.

E’ stato incendiato il campo di Brezice, per protestare contro il lento processo di registrazione e una sorta di deportazione verso il confine austriaco. Testimoni riferiscono anche di mancanza di cibo, acqua e coperte.

Intanto altre migliaia di migranti continuano a riversarsi attraverso i Balcani occidentali, e i leader di questi paesi sono stati convocati per una riunione speciale dall’Unione Europea.

La Commissione europea ha detto che il presidente Jean-Claude Juncker avrebbe convocato l’incontro per la prossima domenica, perché "c'è bisogno di maggiore cooperazione, una più ampia consultazione e un’azione operativa immediata", per ciò che viene definito “un continuo dispiegarsi di emergenze”.

La scorsa settimana l'Ungheria ha chiuso la sua frontiera con la Croazia e la Serbia e si è rifiutata di lasciare che altri migranti attraversino i confini, citando preoccupazioni per la sicurezza. Come risultato, i migranti sono stati deviati verso la Slovenia, nel loro cammino verso l'Europa occidentale.

La Slovenia ha comunicato di aver ricevuto sul suo territorio circa 20.000 immigrati, dallo scorso venerdì, aggiungendo che il flusso arriva a circa 2500 migranti al giorno.

Le autorità governative stanno lavorando per gestire il flusso, ma le agenzie internazionali hanno messo in guardia sulle terribili condizioni migratorie che si sviluppano ai valichi di frontiera, mentre le condizioni meteo e le temperature iniziano a peggiorare.

Molti dei migranti attraverso i Balcani occidentali, cercano di raggiungere la Germania, che prevede entro quest’anno almeno 800.000 persone che richiederanno asilo politico.
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