(Teleborsa) -
"Lo slogan di questa legge di stabilità è Italia con segno più". Lo ha annunciato il Presidente del Consiglio,
Matteo Renzi, presentando in conferenza stampa la
Legge di Stabilità.
"Si scrive legge di stabilità ma si pronuncia legge di fiducia", ha aggiunto Renzi, spiegando che "fino a qualche anno fa il mondo tirava, l’Italia arrancava. Adesso l’Italia è ripartita e il mondo non si sente benissimo. Non sappiamo cosa accadrà nei prossimi mesi ma il punto è che va sottolineato con forza è che l’Italia è tornata alla crescita".
"Non c’è nessuna fregatura", ha poi chiarito il Premier, spiegando che "
Non solo le tasse non aumentano, ma vanno giù", grazie al
bonus da 80 euro, al taglio di IMU e TASI ed agli interventi su IRES e IRPEF.
Tra le tante novità della manovra il
canone RAI in bolletta: "il canone era a 113 euro e ora va a 100", ha spiegato Renzi, precisando che "la curva del canone sarà discendente a 95 euro nel 2017, continuerà a scendere e si pagherà in bolletta".
Confermato l’
innalzamento della soglia per il contante, che passa dagli attuali mille euro a tremila euro.
Via
IMU e
TASI sulla prima casa. Slitta il taglio dell'
IRES, che prevede l'abbattimento del prelievo al 24% dal 2017, ma potrebbe essere anticipato se l'UE riconoscesse un margine di flessibilità in più.
Relativamente alle
pensioni, il Consiglio dei Ministri ha detto no alla flessibilità in uscita e
sì al part-time per gli over 63, all'opzione donna e al salvataggio degli esodati.
La manovra economica avrà un valore compreso fra 26,5 e 29,5 miliardi di euro; la differenza fra il valore minimo e massimo dipenderà dall'accoglimento o meno di Bruxelles, della richiesta di
flessibilità aggiuntiva avanzata da Roma sui conti pubblici, pari ad uno 0,2% di deficit in più, che vale circa 3,1 miliardi.
Il testo, che dovrà essere approvato dal Parlamento, passerà al vaglio di
Bruxelles. Intanto il vicepresidente della Commissione europea,
Valdis Dombrovskis, ha ribadito l'invito a spostare la tassazione dal lavoro a consumi, sottolineando che "l'azione decisa dal governo italiano non va in questa direzione: dovremo discutere con le autorità italiane per capirne le ragioni".
Diverse le reazioni di imprese e sindacati al varo della manovra. Il numero uno di Confindustria,
Giorgio Squinzi, ha dichiarato che
"ci sono elementi positivi", ma che questa manovra rappresenta "il massimo che si possa fare nell'attuale situazione di disponibilità". L'imprenditore ha poi ricordato alcune misure proposte dalle imprese, come quella di portare gli ammortamenti al 140% per i nuovi investimenti.
Spara a zero la leader della CGIL
Susanna Camusso, dichiarando che la Legge di stabilità ha
"quattro segni meno",riferendosi alle slide preparate dal Premier, che indicavano un'Italia con il segno "Più". La sindacalista indica invece quattro aspetti negativi della manovra:
meno libertà per i lavoratori (con il rinvio dlela flessibilità in uscita),
meno lotta all'evasione (con l'innalzamento del tetto del contante),
meno sanità (con la spending review nel settore della salute) e
meno lavoro e salario (con l'insufficiente somma stanziata al rinnovo del contratto degli statali che equivale a 7,8 euro lordi al mese).
Sugli statali pesa anche il giudizio della leader della CISL, Annamaria Furlan, la quale ha definito
"del tutto insufficiente la risposta per i contratti del pubblico impiego", tanto più che questa categoria attende il rinnovo da sei o sette anni.