(Teleborsa) - Intervenendo al
convegno economico internazionale di Jackson Hole, il Governatore della Banca d’Inghilterra,
Mark Carney, ha detto che i
rischi di una contrazione economica globale devono essere
attentamente valutati in relazione alla forza che riescono attualmente ad esprimere le singole economie nazionali.
Carney ha detto poi che
le banche centrali possono anche ignorare l'impatto deflazionistico dalla
riduzione dei prezzi del petrolio, oltre al
rallentamento della Cina e ha segnalato che l'inizio del 2016 rimane comunque un possibile punto di
ripartenza per i tassi di interesse in Gran Bretagna"I recenti avvenimenti, a mio avviso, hanno avuto il merito di far valutare al Comitato di Politica Monetaria della BCE alcune nuove opzioni sull’inflazione”, ha aggiunto il Governatore della Bank of England. “L'approccio della BoE ai problemi attuali dell’economia, comprende già mix tra resistenza nazionale a modificare il proprio assetto e le forze deflazionistiche che scaturiscono dalla combinazione del tasso di cambio e la debolezza globale”.
L'esposizione diretta del Regno Unito verso la Cina è piuttosto modesta e, se anche le condizioni finanziarie fossero stringenti, devono essere considerate in un contesto teso al miglioramento.
Carney ha poi ribadito la sua opinione su quale potrà essere il momento migliore per
alzare i tassi di interesse dai minimi, segnalandolo
per la fine dell’anno o, al massimo, entro i primi mesi dell’anno.
I nove membri del Comitato di Politica Monetaria della banca centrale britannica, presteranno
particolare attenzione alla deflazione strisciante che potrà essere letta nell'indice core dei prezzi al consumo di prossima pubblicazione.