(Teleborsa) - Wall Street sprofonda in avvio di trattazione, così come accaduto alle
borse europee ed ai
mercati asiatici. E' tutta colpa dell'ennesimo
crollo delle borse cinesi, iniziato nel corso dell'estate ed ora acutizzatosi a tal punto da contagiare tutti i mercati mondiali.
A nulla sono servite le
mosse delle autorità cinesi, che non sono riuscite a frenare il pessimismo degli operatori di borsa, che speravano in una nuova iniezione di liquidità da parte della banca centrale.
In agenda oggi solo il
dato dell'indice Fed Chicago sull'attività nazionale, un dato macro di poco impatto, ma che ha confermato i segnali di accelerazione dell'economia statunitense.
Sulle prime battute, il Dow Jones affonda del 6,09%; sulla stessa linea l'
Indice S&P-500 che crolla del 4,98%, scendendo fino a 1.873 punti. IN apnea anche il
Nasdaq 100 (-7,11%).
Nell'S&P-500, non si salva alcun comparto. Tra i più venduti della lista, sensibili ribassi si sono manifestati sui comparti
Sanitario (-6,31%),
Information Technology (-6,10%) e
Beni di consumo primario, che passa di mano in perdita di 5,74%.
Affondano tutti i titoli ad alta capitalizzazione del mercato il Dow Jones. Fra i più forti ribassi si segnala
Home Depot, che crolla del 16,17%.
Lettera su
General Electric, che registra un importante calo del 14,06%.
Affonda
United Health, con un ribasso dell'11,14%.
Crolla
Boeing, con una flessione del 10,29%.