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Referendum Grecia, è già polemica sulla veridicità dei sondaggi

Economia
Referendum Grecia, è già polemica sulla veridicità dei sondaggi
(Teleborsa) - A meno di 48 ore dal referendum di domenica prossima, in Grecia già si discute sulla veridicità dei sondaggi, specialmente l'ultimo, pubblicato ieri, che vede passare per la prima volta in vantaggio il fronte dei SI alla proposta europea ed alla permanenza nell'euro.

Il sondaggio al centro del dibattito è quello diffuso dalla GPO - Greek Public Opinion, rimbalzato ieri nel panorama mediatico internazionale. Quel sondaggio indicava infatti i SI al 47% ed i NO al 43%. Si trattava della prima indicazione favorevole ai creditori della Grecia, in quanto tutti gli altri sondaggi davano per vincente il NO: quello elaborato da Palmos dava NO al 51,5% e SI al 37%, quello di Focus NO al 40,2% e SI al 37%, quello di ProData NO al 54% e SI al 33%.

Peccato che la GPO abbia poi preso le distanze da quel risultato, affermando di non aver mai dato l'autorizzazione a diffonderne i risultati, che erano solo parziali, ed annunciando che si difenderà per vie legali. "All'insaputa del GPO e senza alcun coinvolgimento della società - si legge nel comunicato ufficiale - è stato reso pubblico sui media un sondaggio "frannentario" sul referendum del 5 luglio riferito al nostro istituto. GPO dichiara che non ha alcuna responsabilità per questo sondaggio e per questo esperirà tutti i mezzi legali per tutelare i propri interessi".

"Si noti che la legge consente di informare i cittadini divulgando i risultati dei sondaggi", prosegue la nota dell'Istituto di ricerca, aggiungendo: "Ma questo deve essere fatto in modo responsabile e completo e con la partecipazione di aziende di sondaggi, come richiesto dalla legge. Questo deve applicarsi in ogni caso, e specialmente oggi che il popolo greco è di fronte ad una decisione critica.“

Intanto, stamattina un sondaggio di Bloomberg fotografa un vero e proprio testa a testa fra le due fazioni, come con i NO al 43% ed i SI al 42,5%. La partita dovrebbe giocarsi sul 14,5% che l'agenzia dà per indeciso e che, probabilmente, sarà condizionato dall'opinione pubblica predominante in prossimità del referendum stesso.
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