(Teleborsa) - Nessuna sorpresa dall'attività manifatturiera dell'Eurozona.
Stamane
Markit, relativamente al mese di giugno, ha confermato quanto anticipato nella stima flash dello scorso 23 giugno, ossia un
PMI manifatturiero a quota 52,5 punti, in rialzo rispetto ai 52,2 punti di maggio e perfettamente in linea con le attese degli analisti.
Il dato, che staziona
ai massimi da aprile del 2014, è stato supportato dalla
crescita dell'output in tutte le Nazioni ad eccezione della Grecia dove, al contrario, il settore manifatturiero si è deteriorato.
"Il forte indice PMI di giugno ha concluso il migliore trimestre in un anno, ciò rappresenta un forte miglioramento se paragonato al malessere osservato durante la fine dello scorso anno" ha commentato
Chris Wiliamson, Capo economista presso
Markit, secondo il quale la ripresa sarebbe generale se non fosse per la Grecia che sta soffrendo il crollo peggiore della produzione manifatturiera in due anni a causa della continua diminuzione dei nuovi ordini in un mese di discussioni molto tese atte a prevenire la bancarotta del paese.
Tuttavia, riflette Williamson, considerando che le condizioni finanziarie del momento sono particolarmente favorevoli, grazie
a tassi d’interesse bassi a livello da record e all’
alleggerimento quantitativo della BCE,
il tasso di crescita è particolarmentedeludente. Ad ogni modo, ciò non dovrebbe sorprendere considerato l’
alto livello di incertezza che circonda i dibattiti, che hanno avuto luogo questo mese, sul debito della Grecia e suggerisce anzi che
la risoluzione della crisi potrebbe innescare una crescita più elevata.