(Teleborsa) -
Piazza Affari chiude in rally assieme alle altre borse europee, dopo gli shock dei giorni scorsi. Ad ispirare un maggior ottimismo sono gli
sviluppi della crisi in Grecia, che vedono il Premier Alexis Tsipras
riconsiderare la proposta europea, a soli tre giorni dal
referendum in Grecia il prossimo 5 luglio.
In secondo piano il
PMI manifatturiero dell'Eurozona, confermato in crescita, anche se la crisi greca sta frenando la ripresa. Maggiore attenzione è stata riservata al
dato occupazionale americano,dato che il report di ADP questa volta anticipa di sole 24 ore il
Job Report.
Seduta in frazionale ribasso per l'
Euro / Dollaro USA, che lascia sul parterre lo 0,51%. Scende anche l'
oro, che perde lo 0,22%. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) crolla del 2,93%, scendendo fino a 57,73 dollari per barile,
dopo i brutti dati sulle scorte.
Ottimo il livello dello Spread, che scende fino a 145 punti base, con un calo di 8 punti rispetto al valore precedente, con il rendimento del BTP a 10 anni che si posiziona al 2,27%.
Tra gli indici di Eurolandia, incandescente
Francoforte, che vanta un incisivo incremento del 2,15%,
Londra avanza dell'1,24%, mentre
Parigi mostra un forte aumento dell'1,94%.
Sessione euforica per Piazza Affari, con il
FTSE MIB che mostra in chiusura un balzo del 2,21%; sulla stessa linea, in forte aumento il
FTSE Italia All-Share, che con il suo +2,13% termina a quota 24.497 punti. Ottima la prestazione del
FTSE Italia Mid Cap (+1,74%), come il FTSE MIB (2,2%).
A Piazza Affari il
controvalore degli scambi nella seduta odierna è stato pari a 3,75 miliardi di euro, in calo del 7,85%, rispetto ai 4,07 miliardi della vigilia; per quanto concerne i volumi, questi si sono attestati a 1,07 miliardi di azioni, rispetto ai 1,43 miliardi precedenti.
Su 222 titoli trattati in Borsa, 34 hanno terminato la seduta con una flessione, mentre i rialzi sono stati 176. Invariate le rimanenti 12 azioni.
Apprezzabile rialzo a Milano per i comparti
Banche, con un +3,22% sul precedente,
Chimici (+3,13%) e
Media (+2,98%). Sensibili ribassi si sono manifestati sul comparto
Materie prime (-0,55%).
In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, decolla
Cnh Industrial, con un importante progresso del 4,89%. Più cauta
Fiat Chrysler Automobiles (+0,84%) in attesa dei
dati sulle immatricolazioni in Italia, anche se il gruppo ha registrato un
nuovo boom di vendite in USA. In luce
EXOR (+3,37%), a fronte dell'ennesimo
tentativo di piegare gli azionisti di ParnerRe.
In evidenza
UBI Banca, che mostra un fortissimo incremento del 4,59%.
Svetta
Mediaset che segna un importante progresso del 4,13%,dopo che Pier Silvio Berluscono ha presentato il nuovo palinsesto e annunciato che non cederà sulle torri, anche in posizione di minoranza.
Vola
Unicredit, con una marcata risalita del 3,40%.
Le più forti vendite, invece, si registrano per
Saipem, che ha terminato le contrattazioni a -1,90%, dopo lo stop di Statoil alla piattaforma Scarabeo 5.