(Teleborsa) -
Si scatenano gli acquisti a Piazza Affari, che sovraperforma le altre borse europee, oggi in ordine sparso.
A sostenere il listino tricolore sono le
massicce ricoperture sul comparto bancario all'indomani del
panic selling che ha travolto i mercati a causa della drammatica situazione greca.
Di un certo aiuto i
rumors secondo cui il Governo Tsipras sarebbe intenzionato a far un passo indietro accettando l'ultima proposta della Commissione europea.
In assenza di conferme sarà rimesso tutto al
referendum del 5 luglio con cui il popolo ellenico deciderà se accettare le proposte dei creditori internazionali o intraprendere la via d'uscita dall'Eurozona.
Da rilevare, inoltre, che oggi Atene dovrebbe rimborsare 1,6 miliardi di euro di prestiti al Fondo Monetario Internazionale.
Nemmeno dal fronte macroeconomico sono giunte notizie confortanti: il
tasso di disoccupazione in Eurozona è rimasto invariato mentre
la crescita dei prezzi al consumo ha perso slancio.
Sul valutario l'
Euro / Dollaro USA continua la seduta con un leggero calo dello 0,35% mentre tra le commodities l'
oro lascia, per ora, sul parterre lo 0,65%, il petrolio (Light Sweet Crude Oil) mostra un rialzo dello 0,69%.
Lieve miglioramento dello
Spread, che scende fino a 154 punti base, con un calo di 2 punti base dopo la fiammata della vigilia, mentre il rendimento del BTP a 10 anni si attesta al 2,35%.
Tra i mercati del Vecchio Continente,
Francoforte viaggia poco sopra la parità mentre
Londra conserva un calo frazionale dello 0,27% nonostante la revisione al rialzo del PIL britannico. Performance modesta per
Parigi, che mostra un moderato rialzo dello 0,28%.
Segno più per il listino italiano, con il
FTSE MIB in aumento dello 0,98%.
Buzzi Unicem si conferma
in cima alla classifica dei titoli più importanti grazie ad un upgrade di Goldman Sachs, anche se a pesare sull'andamento positivo dell'intero indice delle blue-chip sono le banche, in particolare
UBI Banca,
Banca Popolare dell'Emilia Romagna e
Banca Popolare di Milano. Tra i titoli più venduti svettano quelli del lusso, ossia
Tod's e
Salvatore Ferragamo. Sotto pressione i petroliferi
Saipem e
Tenaris.