(Teleborsa) -
Via libera definitivo della Camera a disegno di legge sulla riforma scolastica, che è passato con 316 sì, 137 no ed 1 astenuto. Il provvedimento passerà ora all'esame del Senato.
Il passaggio in Aula del provvedimento è stato caratterizzato da molte tensioni e proteste, soprattutto dai banche di Sel e del M5S, ma il
Ministro Giannini ha commentato con molta soddisfazione l'approvazione, riconoscendo che la riforma c'è stato "un passaggio parlamentare molto vissuto".
Intanto, resta solo un jolly ai sindacati, quello di portare avanti la minaccia di un
blocco degli scrutini, ma è chiaro che, se vi sarà, questo
non avverrà nelle classi finali di ogni ciclo: terza media, maturità, abilitazioni professionali. Lo hanno confermato al Garante per gli scioperi i sindacati della scuola (Cobas, Unicobas e Usb), che avevano annunciato tale forma inconsueta di protesta, conformandosi al
parere già espresso dall'Autorità. L'Autorità per la garanzia degli scioperi ha fatto sapere di aver ricevuto dai sindacati la proclamazione di due giorni di sciopero da effettuarsi, per due giorni, successivamente alla chiusura dell'anno scolastico (nel periodo che va dal 9 al 18 giugno).
Inoltre, i
l Garante si è riservato di "decidere nei prossimi giorni" la fattibilità del blocco scrutini per le altre classi intermedie, anche per l'esigenza di valutare in modo organico tutte le proclamazioni di sciopero, che stanno via via pervenendo, allo scopo di evitare che l'attuazione delle astensioni, possa produrre, in concreto, una violazione della normativa.