(Teleborsa) - Stanno diventando un vero e proprio botta e risposta tra falchi e colombe le ultime dichiarazioni dei banchieri della Federal Reserve.
Ad un
James Bullard che spinge su un immediato rialzo dei tassi si contrappone oggi il Presidente della Fed di Chicago,
Charles Evans, che invece invoca estrema pazienza.
Parlando in occasione di un evento a Londra Evans, che quest'anno è membro votante del Comitato di politica monetaria (FOMC) dell'istituto Centrale statunitense, ha dichiarato che l'
inflazione è troppo bassa per giustificare un aumento dei tassi di interesse nel 2015 nonostante gli "incredibili progressi compiuti per abbassare il tasso di disoccupazione".
"Non vedo alcuna ragione convincente per avere fretta di stringere i cordoni di politica monetaria fino a quando non sarà chiaro che i prezzi saranno tornati vicini al target della Fed del 2%".
Giusto ieri sono stati
diffusi le ultime statistiche sull'inflazione che hanno evidenziato una risalita dei prezzi oltre le attese. Ma il dato, invariato su anno, è ben lontano dall'obiettivo della Federal Reserve.