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Renzi lancia la riforma della scuola e della Rai

Economia, Welfare
Renzi lancia la riforma della scuola e della Rai
(Teleborsa) - Il premier Matteo Renzi festeggia con una convention a Roma il primo anno di Governo e rilancia la riforma della scuola alla vigilia di una settimana in cui i provvedimenti stanno per approdare a Palazzo Chigi.

Il presidente del Consiglio ha spiegato che la riforma della scuola "non è una riorganizzazione amministrativa" ma "è l'idea di Italia che vogliamo fra trent'anni" e conferma che questa settimana sarà presentato un doppio atto normativo: decreto legge e ddl delega.

Il governo, come ha anticipato Renzi, sta valutando l'idea di consentire che il 5 per mille possa essere destinato alla cultura e alla scuola. "Daremo autonomia alle scuole in futuro, spero dal 2016, anche dal punto di vista economico. Sarà un meccanismo serio nel quale ciascun genitore e cittadino in dichiarazione dei redditi potrà indicare la singola scuola", ha spiegato il premier che contestato da un gruppo di insegnanti presenti in sala ha assicurato: dalla "scuola riparte l'Italia".

Altra riforma in cantiere dell'esecutivo è quella della Rai. "Si parte a marzo. Il passo successivo alla riforma della scuola è la riforma della Rai". Così Renzi ospite nello studio di Lucia Annunziata spiega che "la Rai è un patrimonio meraviglioso, ha fatto l'Italia unita, ha insegnato agli italiani a leggere, poi c'è stato un periodo in cui, non tanto per problematiche politiche, ma anche per quelle, ha scelto di inseguire il modello dell'audience e della competizione interna, ha fatto un'altra cosa". E rilancia: "E' ora che sia meno un luogo dove i partiti si spartiscono i vice capo redattori, più un luogo con la politica con la 'P' maiuscola".

Effetto Jobs act su PIL: +0,9% in 2020. Intanto il governo fa i conti con le riforme messe in calendario. In un documento inviato all'Unione europea in vista del giudizio definitivo da parte di Bruxelles, sulla legge di Stabilità 2015, l'esecutivo valuta che le riforme contenute nel Jobs act, produrranno un effetto positivo sul Prodotto Interno Lordo pari allo 0,9% nel 2020, mentre nel lungo termine l'impatto sarà dell'1,6%. Secondo Palazzo Chigi le riforme avviate produrranno nel loro complesso una crescita del 3,6%, sempre considerando il 2020.
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