(Teleborsa) - Prosegue l'
offensiva dell'esercito egiziano contro i terroristi dell'Isis in riposta
al massacro di concittadini avvenuto in Libia, mentre in Italia il Governo sembra essersi ricompattato sulla strategia da adottare.
Anche questa notte sono proseguiti i
raid aerei contro alcuno obiettivi del califfato in Libia a due giorni dalla diffusione, da parte dei terroristi, di un video che mostrava la
decapitazione di 21 cristiani copti egiziani.
Anche i civili, però, stanno pagando con il sangue queste spedizioni punitive. Secondo quanto riferito da
Al-Jazeera, ieri a Derna, avrebbero perso la vita anche sette civili, tra i quali tre bambini.
Intanto il Governo italiano sembra essersi ricompattato sulle
azioni di contrasto al terrorismo alla luce delle
nuove minacce del califfato, dopo le parole "interventiste" del Ministro della Difesa Roberta Pinotti e del titolare agli Esteri Paolo Gentiloni.
In occasione di un intervento al Tg5 il Premier
Matteo Renzi ha dichiarato: "non è il momento per l'intervento militare. Vedremo che fare quando sarà il momento ma è bene che sulla una situazione di politica estera delicata il paese non si metta a litigare".
Il Premier ha poi aggiunto: "la visione del governo è una sola, ossia attendere che il Consiglio di sicurezza dell'ONU lavori più convintamente sulla Libia. La forza delle Nazioni Unite è decisamente superiore a quella delle milizie radicali".