(Teleborsa) - Il
fragile cessate il fuoco in Ucraina, tra le truppe governative di Kiev e i ribelli filo-russi sarebbe
già sotto pressione, con le prime
vittime segnalate da quando la tregua è iniziata. Così come la Russia ha aspramente criticato l'Unione Europea per l’allargamento della lista sanzioni.
Cinque soldati dell’esercito ucraino sono stati uccisi e altri 25 feriti, dopo il cessate il
fuoco iniziato alla mezzanotte di ieri. Si segnalano dei combattimenti vicino alla città portuale di
Mariupol, ritenuta strategica da entrambi i contendenti e nella zona di
Shyrokyne, come riporta un portavoce militare ucraino.
“Per le forza separatiste non esistono ancora le condizioni per ritirare le armi pesanti dalla zona di conflitto”, ribadisce il portavoce dei ribelli
Eduard Basurin, intervistato dall’agenzia di stampa Interfax.
L’Unione europea ha esteso la sua black list ad altre 19 persone e nove entità russe ed è ridicolo dopo l'accordo di pace firmato la settimana scorsa a
Minsk, in Bielorussia”, fa sapere il ministero degli Esteri russo, in una dichiarazione diffusa sul suo sito web. "Ogni volta che si intravede la speranza per una soluzione al conflitto ucraino, Bruxelles si affretta ad introdurre nuove restrizioni alla Russia”, fa sapere il Ministero.
Entrambe le
parti si accusano a vicenda di aver violato il cessate il fuoco mediato a Minsk tra i leader di Russia, Ucraina, Germania e Francia.