(Teleborsa) - La crescita economica della Cina del 2014, è scivolata al livello più basso nell'ultimo quarto di secolo anche alla luce dei problemi dei che attanagliano il Paese come un mercato immobiliare debole (le vendite nel mercato immobiliare chiave sono scesi del 7,8% nel 2014) e una domanda globale in calo.
L'aumento dell'economia registrato nell'ultimo trimestre,invece è stata più alta delle previsioni.
Il prodotto interno lordo della Cina, lo scorso anno è aumentato del 7,4%, nel raggio d'azione fissato dall'obiettivo del governo che si aspettava una crescita di circa il 7,5%. Il dato rivelato dall'Ufficio Nazionale di Statistica spiega che l'espansione per l'ultimo trimestre dell'anno è stata pari al 7,3%, che corrisponde al livello del terzo trimestre e che batte le attese del mercato ferme al 7,2%. Il premier Li Keqiang ha detto che c'è una notevole pressione al ribasso per l'economia anche se ha descritto la performance del 2014 "in un range ragionevole." La crescita più lenta, che Pechino ha definito una "nuova normalità", è stata registrata sulla scia di una maggiore spesa mirata per le infrastrutture necessarie in settori come le ferrovie e le metropolitane e dopo che la Banca centrale ha tagliato per la prima volta in oltre due anni i tassi d'interesse.
Se la crescita economica non entusiasma,
le vendite al dettaglio del Dragone nel mese di dicembre accelerano dell'11,9% su base annua contro l'aumento dell'11,7% della precedente rilevazione e delle attese.
Anche la
produzione industriale di dicembre è salita a dicembre del 7,9% annuo dal +7,2% della precedente rilevazione e contro un'attesa di un +7,4%.