(Teleborsa) - Gli investitori che detengono
titoli obbligazionari greci, nei prossimi quattro mesi, potrebbero ritrovarsi sulle montagne russe a causa della forte spinta politica verso le elezioni anticipate che il governo ellenico sta cercando faticosamente di contenere. E’ la sintesi fatta dal ministro per le riforme greco,
Kyriakos Mitsotakis.
Il primo ministro
Antonis Samaras ha tempo fino al prossimo febbraio per mettere insieme una maggioranza parlamentare. Una maggioranza in grado di eleggere un nuovo presidente per portare avanti il piano di salvataggio economico della Grecia e scardinare l’intenzione del capo dell’opposizione,
Alexis Tsipras, di spingere verso le elezioni anticipate.
Uno scenario inquietante che interessa da vicino gli investitori, perché in grado di riproporre nuove fiammate speculative per il ripetersi dello stesso dilemma del 2012, cioè quando l'adesione del paese ellenico alla moneta unica era appesa a un filo.
"La realtà è che ci sarà un clima di incertezza fino a febbraio", ha dichiarato Mitsotakis."La volatilità è causata dalla paura di elezioni anticipate e dalla possibilità che da queste elezioni possa uscire un vincitore non allineato alle direttive dell’Unione Europea".
La percezione di una relativa stabilità vissuta negli ultimi due anni è evaporata negli ultimi mesi, in quanto gli investitori hanno "riscoperto" i rischi politici, connessi alla difficoltà vissuta da Samaras a tenere unita la sua coalizione.
Il primo ministro sta cercando di sganciarsi dal controllo dei
funzionari europei e del Fondo Monetario Internazionale, che hanno imposto direttive e sorvegliato i tagli di bilancio accolti malamente dall’opinione pubblica, pur mantenendo sufficiente riserva finanziaria per "accontentare" gli investitori.
Alla domanda posta dai giornalisti, se gli investitori devono vendere le obbligazioni greche fino a quando la situazione non sarà stabilizzata, Mitsotakis ha detto: "Non chiedetelo a me, sto solo facendo il mio lavoro, chiedetelo a Tsipras".