(Teleborsa) - La Banca Centrale Europea torna a far paura all'
Euro, che scivola ai minimi di due anni sul dollaro.
Il primo sussulto della moneta unica è avvenuto in concomitanza della pubblicazione di una intervista del Presidente dell'Eurotower al quotidiano finanziario lituano
Verslo Zinios nella quale Draghi ha mostrato un certo
pessimismo sullo stato di salute dell'Eurozona, promettendo
nuovi stimoli in caso di ulteriore calo dell'inflazione.
Il Presidente ha predetto una crescita modesta nel secondo trimestre nonostante i segnali macroeconomici peggiori delle attese giunti durante l'estate, aggiungendo che le attuali
tensioni geopolitiche (
in Medio Oriente e tra
Russia e Ucraina) potrebbero impattare negativamente sul business e sulla fiducia dei consumatori.
Quanto alla BCE, è "pronta ad usare altri strumenti non convenzionali se si dovessero palesare rischi di bassa inflazione prolungata", ha detto, lasciando così la porta aperta al
quantitative easing "classico", ossia all'
acquisto su larga scala di obbligazioni governative.
La seconda ondata di vendite sull'euro è avvenuta in concomitanza della conferenza stampa tenuta da Draghi a Vilnius, presso la Banca Centrale della Lituania che, come noto,
adotterà l'euro a partire dal prossimo anno.
Oltre ai complimenti rivolti al prossimo membro dell'euro per l'ottimo andamento della sua economia, Draghi ha nuovamente
chiesto ai Governi dell'Eurozona di fare di più per uscire dall'attuale impasse e ribadito l'impegno della BCE ad intervenire nuovamente con ogni arma in suo possesso.
In questo momento il cambio
Euro/Dollaro USA viaggia a quota 1,2725 USD, ai minimi di giornata e di due anni.