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Le sanzioni alla Russia, un pericoloso boomerang

Economia
Le sanzioni alla Russia, un pericoloso boomerang
(Teleborsa) - Le sanzioni degli Stati Uniti e dell'Unione Europea contro la Russia, minacciano di spegnere alcune delle più grandi aziende energetiche del mondo, da uno dei più grandi siti del pianeta, non ancora pienamente sfruttati.

Ieri l'Unione Europea ha cercato di punire la Russia per il suo coinvolgimento nel conflitto ucraino, limitando fortemente le esportazioni di tecnologie di perforazione e di scisto-fratturazione in acque profonde, dove vengono poi impiantati i sistemi di estrazione petrolifera.

Gli Stati Uniti si sono allineati, con il presidente Barack Obama che ha annunciato un blocco di beni e tecnologie esportate verso il settore energetico russo.

"Stiamo coordinando strettamente le nostre azioni con l'Europa, le sanzioni che stiamo per annunciare saranno di grande portata", ha detto Obama ai giornalisti ieri alla Casa Bianca. "Colpire i settori energetici, finanziari e della difesa, renderà più difficile per la Russia approvvigionare le sue risorse petrolifere nel lungo termine".

La Russia si affida a diverse società, tra cui le americane Exxon Mobil, Halliburton e Schlumberger, per le ultime tecnologie a disposizione e le competenze necessarie detenute, per sviluppare un business stimato in circa 7.500 miliardi dollari in petrolio e risorse di gas naturale.

Società di esplorazione e produzione come la Exxon sono state autorizzate a spendere oltre 50 miliardi dollari in Russia, solo quest'anno, secondo le stime di Barclays Capital, molti dei quali sarebbero andate ad aziende come Schlumberger e Halliburton, per l'acquisizione di servizi e attrezzature, ma che adesso si vedranno tagliate fuori da un business miliardario.
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