(Teleborsa) - Non solo
Poste e Enav (e, forse
Ferrovie dello Stato e Cassa Depositi e Prestiti) nell'elenco delle società statali in odore di privatizzazione. Forse, ma non nell'immediato periodo, anche l'ANAS potrebbe aprire il proprio capitale ai privati e dunque sbarcare in Borsa.
Parlando a margine della presentazione del piano per l'esodo estivo, il Presidente dell'Azienda Nazionale Autonoma delle Strade,
Pietro Ciucci, ha tutt'altro che escluso questa ipotesi.
"ANAS ha ancora bisogno di qualche passo da compiere per raggiungere pienamente il mercato. Siamo sulla strada, sicuramente non rientra nel piano di privatizzazioni del Governo per il 2015, me nel medio periodo il nostro capitale potrà essere aperto a investitori privati. Magari prima investitori istituzionali e successivamente al pubblico", ha dichiarato Ciucci, ribadendo che si tratta di un obiettivo di medio periodo in quanto "è nelle indicazioni del Governo sulla tempistica di questo percorso".
Fondata nel 1946, l'ANAS ha come unico socio il Ministero dell'Economia e delle Finanze. La società gestisce la rete stradale ed autostradale italiana di interesse nazionale sotto la vigilanza tecnico-operativa del Ministero dello Infrastrutture e dei Trasporti.