(Teleborsa) - E’ di nuovo guerra fredda tra Russia e gli Stati Uniti.
Una guerra fredda a matrice fortemente economica come ai tempi della Russia comunista di Leonid Breznev. Lo ha ricordato il primo ministro russo, Dmitry Medvedev, in una intervista televisiva fatta da Bloomberg, senza fornire però ulteriori dettagli sulle reali intenzioni della Russia nella controversia diplomatica in Ucraina.
"La Russia ha pronta una serie di misure ritorsive in risposta all’inasprimento delle sanzioni messe a punto dagli Stati Uniti e l'Unione europea. Stiamo inesorabilmente muovendo verso una seconda Guerra Fredda, della quale nessuno ha bisogno", ha sottolineato Medvedev. "Non abbiamo particolari commenti da fare in merito alle sanzioni dell’Occidente, alle quali potevamo rispondere molto più duramente verso quei paesi che le stanno imponendo".
Medvedev ha poi accusato il presidente degli Stati Uniti Barack Obama di scarso "tatto politico" e per questo le loro relazioni, sia diplomatiche che personali, subiranno un brusca frenata.
Lo stesso primo ministro russo ha anche commentato positivamente i segnali di allentamento delle tensioni in Ucraina, alla vigilia del volto presidenziale del 25 Maggio, dopo che l’ordine del presidente russo, Vladimir Putin, ha
consentito alle truppe russe di ripiegare dal confine ucraino, dando spazio nuovamente a soluzioni diplomatiche per una crisi nata, stante alla convinzione della Russia, per l’illegittimità del nuovo governo ucraino che ha preso il potere dopo la cacciata di Viktor Yanukovich.
Medvedev, alla fine dell’intervista, non ha dato chiare indicazione se la Russia intenderà riconoscere i risultati delle prossime elezioni.