(Teleborsa) - Come se non bastassero gli
scandali che stanno scuotendo l'organizzazione dell'
Expo 2015 e che hanno richiesto l'intervento niente meno che dell'
Autorità Nazionale anticorruzione, la Fiera Universale diventa anche
terreno di scontro tra i procuratori di Milano.
Le indagini sugli appalti dell'Expo hanno infatti acuito i dissapori tra il Procuratore aggiunto
Alfredo Robledo e il Procuratore capo
Edmondo Bruti Liberati, che si sono prodigati in un secco botta e risposta.
Come noto, la maretta tra i due pm è venuta alla luce alcuni mesi fa, quando Robledo si rivolse al Consiglio Superiore della Magistratura (CSM) per criticare i modi in cui Bruti Liberati assegna i casi e gestisce le indagini.
L'ultimo atto in ordine di tempo di questo scontro si è consumato oggi pomeriggio con le
gravi accuse rivolte a Robledo da Bruti Liberati. In un esposto al CSM, quest'ultimo ha affermato che le iniziative di Robledo "hanno determinato un reiterato intralcio alle indagini" sull'Expo e "posto a grave rischio il segreto delle indagini".
Il Procuratore capo cita in particolare il
doppio pedinamento di uno degli indagati. Robledo, pur sapendo che il pedinamento era svolta dalla polizia giudiziaria, ne ha disposto uno analogo rischiando così di compromettere l'indagine.