(Teleborsa) - Il Job Acts dovrà aspettare sino al 2015. Ad affermarlo stamattina, nel corso di un forum di Repubblica.it, è il Ministro del Welfare
Giuliano Poletti, il quale ha tracciato una tempistica della nuova riforma del mercato del lavoro, l'ennesima nel giro di tre anni.
Se il Parlamento farà la sua parte approvando la delega entro fine anno, assicura Poletti,
"entro i primi sei mesi dell'anno che viene saremo in grado di chiudere". Proprio qualche giorno fa, il Ministro aveva affermato che il 2014 sarà l'anno della svolta nel mercato del lavoro.
Il Ministro ha poi ricordato che la riforma si compone di varie parti: riordino dei contratti, ammortizzatori sociali e servizi per l'impiego. In merito al primo punto, Poletti ha ricordato che oggi vi sono almeno 40 tipologie di contratto, che andranno eliminate, anche se si dovranno prevedere almeno un paio di casistiche: il contratto stagionale, che ha dei picchi, ed il contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti.
Il ministro ha poi sottolineato che, a regime, il contratto a tempo indeterminato doivrà costare meno di quello a termine: oggi il tempo detwernato costa solo l'1,4% in più, un rincaro non significativo, se non raggiunge almeno il 10%.
Vi saranno anche forme di flessibilizzazione del prepensionamento a costo zero per lo Stato, ha promesso il numero uno del Lavoro.