(Teleborsa) - A poche ore dall'esito del
referendum in Crimea che ha sancito l'annessione del Paese alla Russia, arrivano i primi contraccolpi da parte dell'Occidente.
Il presidente americano Barack Obama, ha emanato un decreto che contiene sanzioni economiche e congelamento dei beni ai danni di undici alti funzionari russi. Tra loro anche il presidente ucraino Yanukovich, il vice primo ministro russo Dmitry Rogozin e il premier della Crimea Serghey Aksyonov.
Il presidente statunitense ha poi annunciato che gli Stati Uniti sono pronti anche a nuove e più dure sanzioni contro Mosca se questa proseguirà nel suo piano di annessione della Crimea e se questa continuerà ad intromettersi nella crisi ucraina. "Contro Mosca c'è l'isolamento internazionale. Nessuno riconosce il referendum in Crimea", ha tuonato Obama. Gli States non sono i soli ad aver attaccato Mosca.
Anche l'Unione Europea si è scagliata contro Mosca preannunciando,
"passi seri" contro la Russia. così come nei giorni scorsi aveva tuonato il G7 che aveva dichiarato che l'annessione della Crimea alla Russia
va contro i principi espressi dalla Carta fondamentale delle Nazioni Unite.