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Affitti d'oro nel mirino di Lega e M5S che aprono le ostilità

Politica
Affitti d'oro nel mirino di Lega e M5S che aprono le ostilità
(Teleborsa) - Natale è alle porte ma i palazzi della politica non si svuotano.

Il governo si prepara a votare la fiducia sul decreto salva Roma. Lo ha annunciato, ieri, alla Camera, il ministro Franceschini. Un decreto che vede contrari la Lega e il Movimento 5 stelle.

A Palazzo Madama, invece, rimane in focus la Legge di Stabilità che dovrà passare il test della fiducia dopo che venerdì scorso ha ottenuto il placet della Camera. . Il testo è passato a Montecitorio con 350 sì, 169 no e un solo astenuto.

Una finanziaria solo ancora in gestazione su cui non mancano critiche: dall'Associazione dei Comuni italiani (ANCI) che lancia un appello al Capo dello Stato Giorgio Napolitano chiedendo un incontro al Quirinale per "manifestare nel modo più formale ed autorevole il profondo disagio di migliaia di sindaci ed amministratori locali" . La legge di Stabilità non piace nemmeno a Confindustria che l'ha definita "un'occasione mancata", suscitando l'ira del Premier Letta .
Ma non è solo la legge di stabilità ad infiammare gli animi, il decreto salva Roma su cui oggi si voterà la fiducia vede nel mirino un decreto approvato qualche giorno fa (la cosi detta "manovrina") in cui era stato approvato un emendamento del M5s che consentiva anche alla Camera e al Senato di recedere dagli affitti da loro stipulati, anche in mancanza della clausola rescissoria.

In questo modo ci sia auspicava che l'amministrazione di Montecitorio potesse liberarsi degi affitti multimilionari ( si parla di 22 milioni di euro all'anno) per pagare il canone di vari edifici che ospitano uffici, tra questi il centralissimo Palazzo Marini. Sull'argomento, sono piovute accuse denunce critiche e recriminazioni, visto che in un altro decreto, il cosiddetto Salva Roma si scopre che era spuntata una norma che rendeva di nuovo libera la Camera di versare i suoi affitti d'oro. Ad accorgersene, i Cinque Stelle, che gridano alla truffa: e così alla Camera si puntano i piedi chiedendo con fermezza il governo corregga subito l'errore intervenendo sul decreto salva Roma, in discussione a Montecitorio.

L'esecutivo a questo punto messo alle corse decide di sporre la fiducia sul decreto salva Roma, che sarà votata oggi e si impegna a trovare il bandolo della matassa. Lega e M5s restano vigili e promettono battaglia: se il governo non manterrà la promessa, il 27 dicembre alla Camera, preannunciano l'apertura delle ostilità con l'ostruzionismo al via libera al decreto salva Roma sul voto finale del provvedimento.
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