(Teleborsa) - Il numero uno di Confindustria, Giorgio Squinzi, rinvia al mittente l'accusa di essere pessimista, che definisce un "non senso". La precisazione è arrivata in seguito al
rapporto choc pubblicato questa mattina, in cui vengono peggiorate le stime per l'anno in corso, confermando una crescita dello 0,7% l'anno venturo, in linea con quanto
preventivato a luglio dal Fondo Monetario Internazionale.
Squinzi, confutando la sua tesi, ha ricordato che abbiamo attraversato "la più profonda e lunga crisi nella storia del nostro Paese" e che la ripresa non è scontata solo perché "abbiamo toccato il fondo", ma necessita di misure per la crescita e riforme.
A questo riguardo, il Presidente dell'Associazione imprenditoriale ha affermato che "bisogna agire con coraggio e rapidità", poiché siamo "ancora lontani dall'azione decisa e rapida che ci serve".
Così, le imprese italiane dicono basta a "rinvii e tatticismi", un chiaro riferimento ai comportamenti che spesso contraddistinguono il mondo della politica, ben lungi dalla concretezza con cui si muove l'economia reale ed il mondo industriale.