Hanno destato grande sorpresa i dati relativi all'andamento delle transazioni internazionali sulla piattaforma SWIFT, la più utilizzata in assoluto: l'utilizzo dell'euro sta letteralmente crollando a favore del dollaro.
Mentre nel maggio del 2021 questo rapporto era stato addirittura favorevole alla moneta unica europea, con il 39% della quota delle transazioni effettuate in euro rispetto al 38,3% effettuate in dollari, da allora il rapporto si è andato invertendo, per precipitare nel luglio scorso: appena il 24,4% delle transazioni era denominata in euro, rispetto al 46,5% denominate in dollari.
Il grafico diffuso in un articolo pubblicato da Bloomberg mostra una accelerazione improvvisa a partire dal precedente mese di giugno, quando le quote delle transazioni in euro erano ancora del 31,2% rispetto al 42% del dollaro:
in un solo mese le transazioni in euro sono diminuite sul totale del 6,8%.
Se si prendono come base le transazioni rilevate a gennaio 2023, quando la quota di quelle effettuate in euro rappresentava ancora il 37,9% del totale, la riduzione è stata del 13,5%: il fenomeno è stato interpretato come una sorta di de-eurizzazione da una parte e di re-dollarizzazione dall'altra.
Ci
sarebbe in corso una sorta di abbandono della moneta unica europea a favore di un ritorno alla dominanza assoluta del dollaro: il processo di progressiva ed inarrestabile de-dollarizzazione negli scambi commerciali internazionali non solo si sarebbe arrestato, ma addirittura invertito.
Le
quote delle transazioni in yuan, sempre registrate sulla piattaforma Swift, per quanto raddoppiate,
rimangono assolutamente irrisorie: a luglio scorso ammontavano al 3% del totale rispetto allo 0,03% del 2010. Non è certo lo yuan ad erodere sullo Swift la quota dell'euro.
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