Ancora una volta, saranno consistenti i gruppi maggiormente critici dell'Unione: l'
ECR che mette insieme Conservatori e Riformisti, ed
ID che raggruppa i sovranisti di Identità e Democrazia. A questi si aggiunge un'altra componente, quella dei
Verdi, molto numerosa nei Paesi del Nord Europa.
Due dinamiche saranno cruciali: la
guerra in Ucraina ed i rapporti con la Cina, da una parte; la disponibilità di
energia di origine fossile a prezzi competitivi in attesa che si vedano i risultati della transizione verso le fonti rinnovabili, dall'altra.
L'impegno politico ed industriale profuso nel lancio dell'auto elettrica si troverà di fronte alla prova della verità: si vedrà se continuerà ad essere un fenomeno di élite o diventerà un consumo di massa, e se i vincoli crescenti che vengono posti alla mobilità urbana e periurbana saranno accettati come una nuova normalità.
Potrebbe fallire miseramente il paradigma economico e finanziario che era stato teorizzato per assicurare la transizione alla Green Economy: tutto si fondava sulla previsione di prezzi progressivamente più bassi dei combustibili fossili e sul corrispondente aumento della tassazione di questi consumi da parte degli Stati che avrebbero potuto finanziare con queste risorse gli investimenti nelle fonti di energia rinnovabile.
Visto che
i prezzi delle materie prime energetiche fossili continuano a salire, gli Stati non possono aumentare la tassazione di questi consumi, ma anzi sono indotti ad erogare contributi alle categorie più deboli.
Può esserci uno stallo soprattutto per l'Unione europea, che aveva disposto meccanismi d'asta sempre più severi per i diritti di emissione della CO2 e previsto una tassazione alla frontiera per equalizzare i costi dei prodotti importati dai Paesi meno virtuosi.
Per la Green Economy, il pericolo è quello dello sfilacciamento, della perdita di abbrivio: la recentissima
marcia indietro annunciata dal Premier britannico Sunak, che ha sostenuto la necessità di una transizione più proporzionata e dilazionata nel tempo, cela il dubbio sulla sostenibilità economica e finanziaria del processo: i produttori di energia di origine fossile, petrolio e gas, tengono sempre molto alti i prezzi delle loro forniture. Basta vedere gli andamenti del prezzo della benzina.
Potremmo scollinare, o cadere pericolosamente all'indietro.
Tutto è sul crinale: Geopolitica, Governance e Green Economy.Che Europa sarà?
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