Non è solo un'impressione: gli andamenti dell'economia sono ancora particolarmente confusi e contradittori. Focalizzarsi sulle decisioni di politica monetaria e fiscale, sui tassi e sulle tasse, è importante ma non fornisce chiare indicazioni su quanto sta accadendo.
Meglio, dunque, affidarsi alle rilevazioni, ai
dati dell'Eurostat che si riferiscono ai
prezzi dei prodotti agricoli e dei generi alimentari in Europa, dando uno sguardo in particolare all'Italia.
Secondo le prime stime di Eurostat, gli indici dei prezzi agricoli per il 2022 indicano un livello sostanzialmente più alto rispetto al 2021 per quasi tutte le principali categorie di prodotti, nonché per i principali "input" di costo per l'attività agricola.
Ci sono stati tre grandi driver che hanno influito sull'aumento dei prezzi.
Il primo è stato lo
sconvolgimento dei mercati agricoli globali causato dall'invasione russa dell'Ucraina. La Russia e l'Ucraina sono i principali esportatori di cereali, frumento, mais, semi oleosi (in particolare quelli di girasole) e fertilizzanti.
Il secondo driver è stata la diffusa
siccità, che dovrebbe avere ridotto il rendimento sui raccolti, comprese le colture foraggere come il fieno utilizzato come mangime per il bestiame.
Il terzo riguardava altre
pressioni inflazionistiche, non ultimo il
costo dell'energia poiché le azioni intraprese per eliminare gradualmente la dipendenza dell'UE dai combustibili fossili russi hanno anch'esse fatto salire i prezzi dell'energia.
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