Ben diversa era la
proposta formulata tempo fa da Paolo Savona, secondo cui l'
accordo multilaterale per la stabilizzazione dei debiti pubblici eccessivi doveva essere fatto
direttamente tra gli Stati interessati ed il MES: in questo caso, a fronte di idonee garanzie, i singoli Stati avrebbero potuto cedere al MES la propria posizione debitoria sui titoli già emessi, ed il MES ne avrebbe emessi di propri ritirando dal mercato quelli già emessi dagli Stati. Essendo di migliore qualità e di minor rischio in considerazione dell'emittente, i nuovi titoli avrebbero pagato interessi inferiori a quelli dei singoli Stati. Questa proposta, flessibile e modulare, era stata
elaborata prima di dar vita al PNRR e non andava ad incidere sulla liquidità e dunque sulla politica monetaria: era sostanzialmente uno swap tra titoli con diverso grado di rischio.
Se passa questa proposta, oltre ai vincoli alla politica fiscale del futuro Fiscal Compact ed agli impegni già assunti per ottenere i prestiti del PNRR, l'Italia dovrà fornire altre garanzie al MES.
Pericoloso cedere al MES i titoli di Stato "pandemici" detenuti dalla BCE
La Nuova Troika: MES, PNRR, Fiscal Compact
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