Sono proprio orfani della Cortina di Ferro, alcuni Americani: al Vertice Nato di Bruxelles, dopo il G7 in Cornovaglia, è stato il Presidente americano Joe Biden, a chiamare a raccolta gli alleati europei per confinare la Cina, il colosso asiatico che cresce da due decenni a ritmi vertiginosi, macinando record sconosciuti alle economie del Vecchio Mondo.
E' il
modello cinese che non va: è la Politica, a Pechino, che decide.
Non subisce, come avviene a Londra ed a New York, il ricatto dei Mercati e della Finanza: sono loro, la City e Wall Street a dettare Legge, non i Parlamenti. Le democrazia è succube: la linea politica mercatista è una sola, ed è sempre la stessa, anche se i commedianti si alternano sulla scena.
La piroetta geopolitica, a cinquant'anni esatti dal viaggio compiuto da Henry Kissinger a Pechino per preparare l'incontro tra Richard Nixon e Mao Tse-Tung, che ha aperto una lunghissima stagione di cooperazione in funzione antisovietica,
la Cina si è ormai trasformata in un incubo per gli Usa. Un colosso economico, un nemico politico che sta allargando pericolosamente la sua area di influenza.
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