Su Twitter, il Commissario europeo Paolo Gentiloni, ha confermato che la somma che verrebbe erogata all'Italia a Fondo perduto sarebbe di 81,8 miliardi di euro. I prestiti sarebbero invece pari a 90,9 miliardi e non a 71 miliardi di euro.
La somma complessiva di aiuti di spettanza dell'Italia sarebbe infatti di 172,7 miliardi e non di 153 miliardi come risulta dalla tabella citata. In pratica, cambia solo la quota dei debiti che l'Italia potrebbe contrarre, ma non la somma che riceverebbe a Fondo perduto.
Eccola qui, la "seconda" fregatura per l'Italia: mentre con le nostre tasse dovremo versare 96,3 miliardi di euro, riceveremo solo 81,8 miliardi a Fondo perduto. Tra il dare e l'avere l'Italia ci rimetteremo 14,5 miliardi.
La "prima" fregatura per l'Italia la conosciamo bene, da un pezzo:
da decenni siamo contributori netti del bilancio europeo. Nel 2018, ad esempio, abbiamo versato tasse per 17 miliardi di euro ricevendo fondi per 10,3 miliardi. Il costo netto è stato dunque di ben 6,7 miliardi di euro. Nei sette anni del prossimo Quadro finanziario ci rimetteremo all'incirca 47 miliardi di euro. Una somma che si andrà ad aggiungere a quanto abbiamo versato in più finora.
In totale, mettendo insieme la "prima" e la "seconda" fregatura, nei prossimi sette anni ci andremo a rimettere circa 61,5 miliardi di euro.
Si arriva così al ridicolo: se l'Italia dovesse chiedere prestiti europei per 71 miliardi di euro, come ci viene generosamente prospettato, non faremmo altro che indebitarci per una somma che abbiamo praticamente già versato per intero.
A Fondo perduto, ci sono solo i versamenti dell'Italia all'UE: altri 14,2 miliardi di euro.Aiuti Europei, Bufale & Mozzarelle
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