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Senza lo spread, la narrazione è stracca

Gli attacchi mediatici rafforzano la popolarità di Salvini


Passata la stagione primaverile delle elezioni, le regionali e le europee tutte stravinte dalla Lega, si ricomincia da capo.

La campagna estiva parte il 12 giugno, quando la nave Sea Watch imbarca dei naufraghi nei pressi delle coste libiche, dirigendosi a tutta forza verso Lampedusa. Al comando c'è una giovane tedesca, Carola Rackete, che rimane al largo dell'isola, essendone stato vietato l'ingresso nella acque territoriali italiane. Poi la Sea Watch viola gli ordini impartiti dalla Guardia costiera e fa ingresso nel porto di Lampedusa nonostante il diniego. La Capitana entra di forza, con una manovra d'attracco rischiosa. Dopo lo sbarco, viene arrestata e va ai domiciliari. Poi viene liberata: il Gip, diversamente dal PM, ha ritenuto che avesse agito legittimamente, per evitare pericoli per la vita e la salute degli imbarcati.

Matteo SalviniLa vicenda ha una eco internazionale impressionante: il Presidente della Repubblica federale tedesca interviene subito, affermando di attendersi lo scagionamento della Rackete da ogni accusa come unico esito possibile dell'indagine. In Francia, il Sindaco di Parigi Anne Hidalgo annuncia che Carola Rackete e Pia Klemp, le due capitane della Sea Watch, sono state insignite della medaglia Grand Vermeil, la massima onorificenza del Comune, "per aver salvato migranti in mare". Non solo: viene decisa anche l'attribuzione di 100.000 euro a SOS Mediterranée per una nuova missione di salvataggio in mare dei migranti. Come se non bastasse, il gruppo della Sinistra Unitaria Europea (Gue) propone di invitare all'Europarlamento la comandante, per una audizione da parte della commissione per le libertà civili (Libe).

La stampa italiana ha fatto della Carola Rachete una sorta di eroina: è un fulgido esempio di coraggio civile, perché si è dimostrata capace di ribellarsi ad un ordine ingiusto. Parte pure una raccolta fondi per sostenere le spese legali.

Inutile dire che ci sono stati numerosi interventi ecclesiastici. Papa Francesco ha fatto del tema dell'accoglienza dei migranti una sorta di punto di riferimento pastorale: "davanti a Dio, nessuno è straniero". Batte e ribatte, in ogni occasione. Mai, però, come in questo periodo, sembra che i cattolici seguano più le posizioni di Salvini che quelle delle gerarchie religiose: è uno smacco intollerabile, soprattutto dopo che il Leader della Lega ha pure ostentato il Rosario durante una manifestazione politica a Milano.
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