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Nuovi Blocchi. Chi collasserà per primo?

La nuova Guerra fredda, a 30 anni dalla caduta del Muro


I Nuovi Blocchi e le lezioni del passato


L'estensione del gruppo dei Paesi Brics ad altre realtà, come potrebbero essere la Argentina e la Turchia che sono stati Ospiti d'onore all'ultima conferenza, crea fratture e tensioni ulteriori nell'area che è sempre stata “allineata” agli Usa. Cuba, Brasile e Venezuela, altri esempi, sono stati sempre considerati da Washington come Paesi che si trovano nel suo “cortile di casa”.

L'Europa va per conto suo, come sempre divisa al suo interno. Prima della caduta del Muro di Berlino, è utile ricordarlo, la Germania occidentale cercava terreni di confronto con la DDR, la Germania Orientale, attraverso la politica della Ostpolitik. L'Italia era altrettanto divisa, con il PCI che votò contro la adesione alla Nato, e che negli anni mantenne un rapporto diretto con Mosca.

Lo stesso accade oggi. Ma mentre durante la Guerra fredda l'URSS era un interlocutore sostanzialmente ideologico, stavolta la Cina lo è dal punto di vista squisitamente economico. Tanti Paesi, ancora una volta, hanno al loro interno interessi contrastanti, politici ed economici, che li attraversano e li dividono.

Gli Usa sono il Paese più tecnologicamente avanzato, ma la sua tenuta socio-economica dipende in gran parte dal voto dei farmers e dalle loro esportazioni di prodotti agricoli, in competizione con economie enormemente più povere. Gli Usa hanno un buco produttivo nella manifattura, la Old Economy, che è stata abbandonata progressivamente a partire dagli anni Ottanta, e che è diventata il punto di forza di tutti i Paesi emergenti, principalmente la Cina. Washinghton ha un disavanzo commerciale enorme, ma mantiene soprattutto all'estero un altrettanto enorme softpower.

La Cina ha superato il ruolo di produttore a basso costo di prodotti tecnologicamente maturi, ma sconta la necessità di una crescita elevata per poter mantenere la coesione interna, basata su questa aspettativa. L'avanzo commerciale cinese si è andato assottigliando, in quanto le sue importazioni sono cresciute più velocemente delle esportazioni: il mercato interno è cresciuto. La BRI rappresenta per la Cina una strategia di lungo respiro, volta a creare una rete di rapporti diretti, così come lo sono già quelli con i BRICS: è qui che si gioca la partita.

Vincerà chi saprà mantenere (gli Usa), ovvero creare (la Cina), la rete più coesa di relazioni con l'estero, considerando ogni profilo. Senza svenarsi economicamente, perché questa fu la rovina dell'URSS, e soprattutto cercando di rappresentare un modello da imitare. Nessuno dei due contendenti sembra in grado di farlo: per questo sarà stallo, ancora per lungo tempo.

La nuova Guerra fredda, a 30 anni dalla caduta del Muro.

Nuovi Blocchi. Chi collasserà per primo?
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