(Teleborsa) -
Bilancia commerciale in surplus per l'Italia a luglio 2023. Secondo i dati Istat, il saldo commerciale a luglio 2023 è risultato in
surplus per 6,375 miliardi di euro (era pari a -460 milioni a luglio 2022). Il
deficit energetico (-4.821 milioni) risulta
in forte riduzione rispetto all’anno precedente (-11.412 milioni), mentre l’avanzo nell’interscambio di prodotti non energetici aumenta da 10.951 milioni di luglio 2022 a 11.196 milioni di luglio 2023.
Si registra una
flessione congiunturale per entrambi i flussi commerciali con l’estero, più intensa per le
importazioni (-4,7%) che per le
esportazioni (-1,8%). La riduzione su base mensile dell’export è dovuta al calo delle vendite verso entrambe le aree, Ue (-1,5%) ed extra-Ue (-2,2%).
Su base annua, si registra un
calo dell’export del 7,7% in termini monetari (era +1% nei due mesi precedenti) e dell’11,6% in volume. La contrazione dell’export in valore riguarda sia l’area Ue (-8,7%) sia quella extra-Ue (-6,7%).
L’import r
egistra una flessione del 19,4% in valore – molto più ampia per l’area extra Ue (-31,8%) rispetto all’area Ue (-5,7%) –, mentre in volume mostra un calo più contenuto (-3,7%).
Tra i settori che contribuiscono maggiormente alla riduzione tendenziale dell’export si segnalano:
coke e prodotti petroliferi raffinati (-60,2%),
articoli farmaceutici, chimico-medicali e botanici (-23,0%),
metalli e prodotti in metallo (-13,9%), prodotti chimici (-15,0%), mezzi di trasporto, autoveicoli esclusi (-10,7%).
Crescono su base annua le esportazioni di
autoveicoli (+31,1%) e
macchinari e apparecchi non classificati altrove (n.c.a.) (+5,8%).
Su base annua, i paesi che forniscono i maggiori contributi alla flessione dell’export sono:
Belgio (-52,3%),
Stati Uniti (-14,0%%),
Germania (-5,8%) e
Cina (-14,5%).
Crescono le esportazioni verso paesi
OPEC (+20,1%) e
Turchia (+11,3%).
Nel trimestre maggio-luglio 2023, rispetto al precedente,
l’export si riduce del 2,5% e l’import del 4,1%;
nei primi sette mesi del 2023, l’export registra una
crescita tendenziale del 2,3%, cui contribuiscono in particolare le maggiori vendite di macchinari e apparecchi n.c.a. (+11,2%), autoveicoli (+26,6%), prodotti alimentari, bevande e tabacco e articoli farmaceutici, chimico-medicali e botanici (per entrambi +7,8%).
L'Istat segnala anche che, a luglio, i
prezzi all’importazione diminuiscono dello 0,4% su base mensile
e dell’11,4% su base annua (da -9,9% di giugno).