(Teleborsa) - "La
clientela delle BCC non è meno sofisticata di quella di altre banche. Quello che succedeva è che per alcuni servizi, come il risparmio gestito e i prodotti assicurativa,
si rivolgeva ad altri operatori. Ora stiamo facendo capire loro che, per prodotti e capacità di supporto, è almeno pari a quella degli altri. Abbiamo infatti ulteriormente rafforzato prodotti e servizi, oltre che la formazione dei colleghi per dare ai clienti il servizio che necessitano". Lo ha affermato
Mauro Pastore, direttore generale di Iccrea Banca, nella conferenza stampa sulla presentazione del
Piano Industriale strategico del gruppo BCC Iccrea, il maggiore gruppo bancario cooperativo italiano.
"La prova è nell'incremento delle commissioni e della raccolta qualificata - ha spiegato - E quindi questa riconversione del modello di business delle BCC sta avendo successo. Il
cambio di DNA è nel cambio della proposta e del modello di servizio delle banche di credito cooperativo".
Pastore ha affrontato anche il tema delle possibili aggregazioni sulle BCC. "Quanto più il gruppo porta avanti una strategia di supporto alle realtà locali - in termini di servizi, prodotti e personale - le
aggregazioni non sono una necessità. Possono però essere
un'opportunità, se le banche lo ritengono. Ad esempio, una banca piò ritenere che sia necessaria una taglia diversa per il territorio in cui opera"
Il DG di di Iccrea Banca ha delineato due tipologie di aggregazioni: "Quelle che risolvono delle debolezze e quelle che invece sono
frutto di una visione strategica dello sviluppo del territori. Crediamo che nei prossimi anni le prime possano avere una percentuale inferiore rispetto a quelle registrate negli ultimi anni".
Sollecitato sul consistente calo degli NPL nell'arco di piano, anche in relazione al previsto
rallentamento dell'economia, ha detto: "Partiamo da una consistenza di coperture dei crediti decisamente superiore ala media di mercato. Ad oggi abbiamo fatto previsioni secondo le aspettative dell'ABI, ovvero di un
certo impatto sul credito anomalo ma non così tanto significativo. Nel caso delle previsioni più negative, abbiamo fatto analisi di sensitività. Avremmo un aumento del rischio di credito, ma rimane comunque contenuto". Gli NPL lordi dovrebbero scendere a 4,4 miliardi di euro nel 2024 (-32% sul 2021) e gli NPL netti a 2 miliardi di di euro (-18%).
Con riferimento all'aumento della profittabilità, espressa come miglioramento del cost/income e ROE, Pastore ha spiegato che "per un gruppo cooperativo, che non ha finalità di restituire a investitori il loro investimento, gli obiettivi ci consentono di mantenere alto il livello patrimoniale. Non abbiamo un obiettivo di ROE a due cifre, perché non è necessario per le nostre linee di sviluppo.
Vogliamo avere giusta redditività, con una distribuzione sul territorio più ampia degli altri".