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Panetta (Bankitalia): solo crescendo potremo garantire risorse adeguate a welfare

Economia, Welfare
Panetta (Bankitalia): solo crescendo potremo garantire risorse adeguate a welfare
(Teleborsa) - "Rilanciare la crescita e generare maggiori redditi attraverso un uso più produttivo del lavoro e del capitale è la condizione imprescindibile per preservare il nostro modello di welfare e promuovere il progresso civile". Lo ha affermato il Governatore della Banca d'Italia, Fabio Panetta, a un convegno sul futuro del welfare italiano promosso dalla Fondazione Sussidiarietà.

"Solo crescendo potremo garantire risorse adeguate a pensioni, sanità, istruzione e assistenza sociale", ha fatto notare, aggiungendo che "un'economia forte e produttiva è il fondamento di un welfare equo ed efficace, capace di rispondere alle esigenze delle generazioni di oggi e di creare opportunità per quelle di domani".

Nel corso del suo intervento, Panetta ha sottolineato che "la generosità del welfare deve necessariamente essere bilanciata con la sostenibilità dei conti pubblici. Questi due aspetti sono strettamente collegati: regole mal concepite possono disincentivare il lavoro e il risparmio, con effetti negativi sulla crescita economica - a sua volta fondamentale per garantire la sostenibilità del debito pubblico".

Il Governatore ha ricordato che, in Italia, la spesa pubblica per le pensioni ammonta a circa il 16 per cento del PIL, uno dei livelli più alti nell'area dell'euro. Al contrario, le risorse destinate a sanità e istruzione, pari rispettivamente al 7 e al 4 per cento del prodotto, sono inferiori alla media europea

"Questo squilibrio tra il peso delle pensioni e quello delle altre prestazioni, così come l'insufficiente offerta di servizi in natura rispetto ai trasferimenti monetari, rappresenta un problema noto", ha sottolineato, spiegando che "le risorse di bilancio per colmare le lacune del nostro sistema di protezione sociale sono limitate, in un contesto in cui gli effetti della globalizzazione probabilmente richiederebbero un maggiore impegno perequativo. Il debito pubblico è pari al 135 per cento del PIL, e la spesa pensionistica è destinata ad aumentare nel medio periodo a causa delle sfavorevoli dinamiche demografiche. A ciò si aggiunge la necessità di destinare più risorse rispetto al passato a difesa, transizione verde e digitale".
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