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Incontro Meloni-Erdogan a Vilnius: la Turchia continuerà la sua forte cooperazione con l'Italia

Economia
Incontro Meloni-Erdogan a Vilnius: la Turchia continuerà la sua forte cooperazione con l'Italia
(Teleborsa) - Esordio della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, alla Nato. Meloni prende la parola dopo Joe Biden – con cui ha un breve scambio durante i lavori – e l'olandese Mark Rutte, approfittando dell'occasione del vertice di Vilnius per un incontro faccia a faccia prima con "l'amico" Rishi Sunak e poi con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan. Con il primo c'è un colloquio breve focalizzato tutto sull'Ucraina, dopo che Sunak ha detto a chiare lettere che va indicata una "road map" per l'ingresso di Kiev nell'Alleanza. Un tema che sarà al centro della seconda giornata del summit, che avrà Volodymyr Zelensky come protagonista.

Con Erdogan il bilaterale, fanno sapere gli italiani, dura quasi un'ora. L'incontro è con le delegazioni (per l'Italia c'è anche il ministro degli Esteri Antonio Tajani) ed è incentrato sull'agenda internazionale ma anche sui rapporti bilaterali tra i due paesi. "La Turchia continuerà la sua forte cooperazione con l'Italia con cui è alleata nella Nato", ha scritto sui suoi canali social Erdogan, invitando Meloni ad Ankara. Su questo fronte i due Paesi starebbero lavorando per far nascere all'interno dell'Alleanza un coordinamento per la lotta al terrorismo.

Altro tema sono gli investimenti da rafforzare, soprattutto sul fronte industriale e della difesa, per portare l'interscambio tra Italia e Turchia, l'obiettivo indicato dal lato italiano, a 30 miliardi di euro. Ci sono poi le urgenze geopolitiche, la "pace giusta e duratura" da assicurare all'Ucraina, su cui "continuiamo a lavorare", dice la premier sui social.

Una delle priorità di Roma con gli alleati è il "comune interesse a afforzare l'impegno nella sponda sud del Mediterraneo". A questo dossier è legata la gestione dei flussi di migranti illegali, tema di cui si è parlato a lungo nel confronto tra le due delegazioni. La posizione espressa da Meloni sostiene che la nuova "postura" della Nato deve puntare a rafforzare anche il fianco Sud, quel Mediterraneo dove per troppo tempo si è lasciato un vuoto facilmente riempito da altri. La "coesione", ha aggiunto, resta "l'arma più efficace" per l'Alleanza per affrontare le nuove sfide, compresa quella di un sostegno "straordinario" all'Ucraina che va portato avanti finché sarà necessario.
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